Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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potrebbe credere ove non fosse dipinto a colore, facesse egli nel quadro la parte d' un' opera di scultura. Alla sola posizione del gruppo, ed alle attitudini degli altri personaggi, si direbbe quello una statua, cui vengono offerti gli omaggi della pietà. Tuttavolta, non solamente il gruppo è dipinto, ed animato dai colori della vita, ma ancora è messo in un accordo d' azione colle figure che 1' accompagnano. Infatto vedesi il putto Gesù che mette una mano sul libro aperto di San Girolamo, genuflesso sul basamento del trono, e la movenza dell' altra mano, e del restante del suo corpo si dirige verso il giovane Tobia il quale sembra menato ai pie della Madonna dall' angelo Raffaele.
Abbiamo di già parlato di questi riunimenti puramente convenzionali de' santi personaggi, onde la pittura riunisce le immagini in uno stesso quadro a piacere della divozione de' singoli particolari, per alludere sovente ai nomi battesimali di colui, onde la tavola veniva allogata : e questa forse non lo fu ad altro fine se non che per rendere omaggio alla Madonna in una cappella di San Domenico in Napoli 1, da qualcuno che si chiamava Raffaele-Girolamo.
Alcuni si diedero la cura di spiegar questo quadro di una maniera molto più ricercata, la quale darebbe una idea affatto differente della riunione di questi personaggi , e particolarmente della loro azione 3,*. Ciò non per
1 Vasari, Vita di Raffaello, pag. 191.
2 In una raccolta di modelli calcati e disegnati sopra cinque quadri di Raffaello per Bónnemaison, un dotto commentatore ha preteso di far conoscere che questo quadro avesse avuto per oggetto di significare F autenticità riconosciuta del libro di Tobia,
c della versione fatta da S. Girolamo : il perchè allora il putto^.ooQle
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