Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Quest' opera segna il passaggio Ira la seconda e la terza maniera di Raffaello : chiaro vedesi il tuono generalmente, ed il colore è forse troppo risentito in alcune parti degli ornamenti. Dessa ha tutta la purezza, tutta la semplicità de7primi tempi, tuttala franchezza, e P ampiezza di stile, frutto del perfezionamento della pittura. Niente puossi vedere di più vero della testa di S. Girolamo; niente di più espressivo di quella dell'Angelo Raffaele ; niente di più naturale nella posa, niente di più innocente ed ingenuo nella fisionomia, di quelle del giovane Tobia : ma non per tanto il Sanzio nulla ha concepito , nulla ha operato che sia più nobile e più grandioso della figura della Madonna.
A questa particolarmente , senza far torto tuttavia a molte altre, noi crediamo di dover applicare l'elògio generale che il Vasari fece delle Madonne di Raffaello 1 : Mostrò tutto quello che di bellezza si può fare nell'aria y> di una vergine , dove sia , accompagnata negli occhi r> modestia, nella fronte onore, nel naso grazia, e » nella bocca virtà ».
La rinomanza di Raffaello erasi estesa al di là delle ^'^deir in-Alpi, ma soprattutto in Francia, ed in AHemagna : JJuì^ftS'ìilai per Marcaa-
————————— ionio.
onde dovette ricorrere per lo eseguimento di questo numero prodigioso di opere, la cui sola composizione sembrerebbe aver dovuto occupare la vita di parechi uomini.
* Vasari, Vita di Raffaello, tom. 3.°, pag. 195. — 11 prof. Braun a pag. 91 conchiudendo la sua bella descrizione di questo quadro alto piedi 7, 4 e largo 5 e 3, dice che P armonia delle tinte, la dignità e la grazia di tutte le figure vogliono essere vedute e sentite, perciocché non si possono descrivere ; e ricorda Pia taglio di Fernando Selma.
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