Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 198 mAlberto Durerò, di questo ultimo paese, cominciava allora a far conoscere colla finezza e colla facilità del suo bulino i vantaggi indicibili, che trassero dall'intaglio i secoli posteriori. Quest' arte scoperta in Italia dal Fi* niguerra *, non vi avea per anco prodotto alcuno di qne' frutti, che doveano farle produrre più felici circostanze. Tutti sanno che '1 suo primo offiéio, e '1 suo più gran merito sono di propagare, a guisa della stampa, e di moltiplicare per via di fedeli ripetimenti, i pensieri, le invenzioni, che 'I genio dell' artefice è forzato di rinchiudere il più delle volte nei troppo ristretti confini d'un esemplare unico.
Il Sanzio dovette alla sua vicendevole relazione con Alberto Durerò, la conoscenza più particolare delle produzioni del suo bulino, onde il commercio e la vendita cominciavano ad acquistare una certa voga in Venezia : da ciò s' avvide quanto prima di quale importanza sarebbe lo perfezionamento dell' intaglio per la gloria della pittura e per la fama del pittore. In allora Marcantonio Raimondi, allievo del Francia in Bologna 1, s' era recato a Roma in cerca di migliori lezioni di disegno : e Raffaello lo incoraggiò nello studio di un' arte, che avrà sempre il disegno per base principale , ma che non se ne riconosceva altra, allora soprattutto che l'intaglio era ben lungi dal pretendere di dare col-l'armonia delle incisioni sopra una carta l'idea di quella della pittura in un quadro. Marcantonio Raimondi tro-vossi al punto di riunire tutte le qualità, che l'esercizio
* Strettamente parlando il Finiguerra non fu T inventore dell'arte dell'incidere, ma bensì di quella di stamparei rami incisi.
1 Vasari , Vita di Marcantonio.
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