Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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diante le inesauribili invenzioni de1 suoi disegni un alimento perenne e rinovato alle opere dell' intaglio.
Noi quindi all' arte dell' intaglio d' allora dobbiamo essere doppiamente obbligati : primamente per avere propagato e perpetuato li pensieri di Raffaello, secondariamente per averli fatti nascere.
Bisognerebbe ora intraprendere la descrizione d' uia nuova e numerosissima serie di composizioni ch'agli andava eseguendo infaticabilmente e colla matita crolla penna} giacché non si può conoscere abbastanzr Raffaello , quando non si conosca ne' suoi disegni. L' arte dei disegni, non volendosi indicare qui ciò eie più in grande s' intende per 1' arte o la scienza del disegno, era nella pratica di que' tempi quasi diremo 1' opposto di quello che è divenuta ai nostri giorni. D«ssa non serviva allora che a produrre con facilità ed a fissare leggermente i concetti del pittore } ed in vero per tal modo essa veniva a dare all' intagliatore , anziché la materianon curante i riflessi, nessuna prospettiva aèrea , nessuna differenza di tinta locale, non leggerezza , non morbidezza. Da ciò conchiudiamo esser egli stato ben miglior disegnatore, o per dir meglio disegnator di contorni che incisore, nè potersi le di lui opere, comunque meritamente apprezzate, proporre a modello dell' arte nostra più di qualch' altro siasi schizzo alla matita o alla penna di classico autore, dal quale l'incisore al pari del pittore può bensì trarre non poco vantaggio dal lato del disegno: ma come questo da simili originali non potrebbe apprendere il colorito ; cosi non quello il bel modo d'intagliare. »
È da desiderarsi che il sullodato Cavaliere doni presto all'Italia la suddetta sua opera già condotta a buon (ine : giacché ne manchiamo, e poteva darcela solo un artefice consumato nell'arte, d'una rinomanza senza eccezione, ed un letterato qual'è appunto il prof. Longhi.
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