Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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terminata d'un soggetto da copiare , il primo pensiero d'una composizione, onde spettava poscia al bulino >1 terminare il lavoro, e compiere l'esecuzione. L'incisione non doveva rendere che l'effetto di un disegno, di cui ne perfezionava il meccanismo. Presentemente invece i disegni tendono a rivalizzare di condotta, di.° finitezza coli'esecuzione dell'intaglio il più accuratamente terminato : e così attualmente cotali opere sono beu * , assai di rado gli organi d'un sentimento originale, i ^ ^ J • v ^ ministri, per così dire, dell'invenzione e del genio. M vFa uopo ricorrere ai disegni originali del Sanzio per comprendere la sublimità di questa specie di scrittura , - • vera immagine del pensiero, onde li tratti leggeri, destinati a parlare allo spirito più ancora che agli occhi, sono l'espressione d'un sentimento istantaneo, nel quale la penna , istrumento docile e rapido di esso, non mostra che quella abilità che abbisogna per dare una certa precisione e consistenza alle idee.
Tali sono appunto i disegni di Raffaello: sembra che essi per Ja maggior parte gli siano serviti come di sollievo a suoi graudi lavori: e tuttavia non avvi genere alcuno di soggetti gravi o leggeri, istorici o favolosi, allegorici o poetici, religiosi o profani, che non sia stato trattato dalla sua penna, ed anche sotto qualunque maniera di forme , sia come capricci d'invenzione, sia pome progetti di quadri, sia come studj di composizioni, sia come modelli per l'intaglio.
E qui non si potrebbe tralasciare di ricordare li due bellissimi disegni, ne'quali il Sanzio imaginò di far rivivere, per mezzo delle descrizioni fatte da Luciano, due delle più ingegnose composizioni della pittura antica, Tuna dovuta al pittore Ezione, l'altra al pennello di Apcllc.
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