Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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scuola, almeno per tutto ciò che spettava alla esecuzione. Direbbesi non più che lavoro d'una valente pratica. Imperciocché malgrado l'interesse storico dei soggetti , lo spettatore non vi trova niente che lo colpisca e che lo fermi con piacere: ciascuno comprende * che il gepio di Raffaello v' ebbe parte ben assai per poco.
Al contrario deesi ragionare della quarta pittura di questa sala, grande e considerevole composizione, rappresentante VIncendio di Borgo Vecchio in Roma, sotto Papa Leone IV \ intorno alla quale faremo osservare, prima di parlarne, che conseguentemente a quel sistema d'allusione, onde abbiamo già discorso, e che tro-verassi sempre più confermato, tutti li soggetti di questa sala sono tolti dalla storia dei Papi che portarono il no* me di Leone, ed ai cui ritratti sostituì quello di Leone X.
Sotto il pontificato di S. Leone IV 1, un grande Pittar, deiiia-
,. . . _ ». oondio di Borgo.
incendio consumò una parte del Borgo Vecchio* presso -
0 . . „ , .1. Intaglici, dao. Pietro, e minacciava d attaccare questa basilica, volpato. quando il Papa comparve sulla loggia pontificale del Vaticano , e colla sua benedizione fermò 1' avanzamento dell' incendio.
Sotto due maniere doveva essere veduta certamente la rappresentazione di questo soggetto per la pittura, sia per 1' effetto delle fiamme e del fumo relativamente agli occhi, sia per l'impressione delle scene diverse di desolazione e di terrore che un cotale flagello può produrre, relativamente all' animo e alla mente \ punto che
> In tale maniera ne viene indicato dall'iscrizione che leggesi •1 disotto della loggia pontificale. ,
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