Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
a» 327 Botlari 1 ci dice che il rimanente delle decorazioni di questo luogo consisteva in ornamenti eseguiti da Gio. da Udiae. Sotto il pontificato di Paolo IV, per causa d'alcune nuove distribuzioni d'appartamenti che volle introdurre nel Vaticano, ebbero a sofferire quesjte pitture molti guasti \ Sotto Gregorio XIII si cercò di ripararle, e Taddeo Zucchari pare che si sia occupato colla più grande cura della restaurazione dei tratti originali del Sanzio a : ma l'opinione comune vuole che fosse invece Carlo Ma-ratta quegli che sotto Clemente XI abbia ritocco tutta quell' opera, onde più non rimane ricordanza vera che nelle incisioni. Tuttavolta bastano esse ancora per far apprezzare la giustezza d'idea e la proprietà dello stile, cui adoperò Raffaello per dare a ciascuno degli Apostoli il suo proprio carattere. I tratti che Marcantonio ha riprodotto col bulino sono classici per questo rispetto; dessi dovrebbero essere sotto gli occhi degli artefici incaricati di trattare soggetti evangelici. Quando certi tipi sono stati per tale modo consacrati, bisogna rispettarne l'autorità, e tale tradizione forma parte della scienza del costume morale dei personaggi antichi, costume più importante ancora di quello degli abbigliamenti.
La data dell'anno i517,nella quale fu terminatal'ul- Raffaello emii.
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tima sala del Vaticano, 1 cui soggetti porsero occasione u>r« d« ritratti.
a Raffaello di riprodurre l'immagine di Leone X , fu
1 Dialoghi sopra le belle Arti, pag. 309. 4 Vedi Vasari, Vita di Giovanni da Udine, toni. 5.°, pag.
zv.
a Taja Agostino, Descrizione del palazzo Apostolico Valicano ecc., pag. n5.
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