Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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accordo: Che ve l'avrei, continua egli, mandato fatto da qualche mio giovine, e da me ritocco , che non si conviene ecc. x.
Vi erano dunque delle opere, onde 1' esecuzione do-veasi Raffaello riservare a sè solo»} e naturalmente i ritratti furono di tale numero. Nessuna specie di pittura non comporta meno nel suo tutto, e specialmente nelle teste, la divisione del lavoro. Se questo è vero di ogni ritratto in generale, con più ragione lo si dee pensare dei ritratti che si fanno fare certi grandi personaggi. Tenendo dietro a questi coli9 esame si può essere sicuro di trovare la maniera propria di Raffaello , e senza mischianza d' alcun altro pennello ,_nelle teste dei ritratti, onde abbiamo parlato, siccome pure in quelle di alcuni altri uomini celebri, eh' egli ritrasse a olio.
U ritratto di Leone X tra li due cardinali ad eccezione degli accessorii operativi da Giulio Romano , e quello di Altoviti, che pare della medesima epoca, secondo l' ordine seguito dal Vasari, sono dunque produzioni della mano propria di Raffaello, e della sua ultima maniera. Se il caso non avesse disperso per tutta Europa le opere del suo pennello , le due che abbiamo citate sarebbono d'un grande soccorso per illuminare la critica nel modo di ordinare, secondo il grado della loro originalità ; parecchi dei quadri a olio , dei quali noi siamo per riprendere la descrizione.
> Vedi nell'Appendice alla fine, n.° 5, tutta h lettera. Di questo ritratto poi del Francia , promesso da Raffaello, non c' è riuscito trovare notizia alcuna.
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