Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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'Francesco 1 avea appreso in Italia come si unisce „ Q™*™
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l'amor delle arti alla gloria dell'armi. Erano allora ginnti -
u ' In lag/fata daall' apice , e la fama, e l'ingegno del nostro Urbinate; Thomni*. or come il restauratore delle lettere, e delle arti belle
pag. 93 , pretende, sia quella citata dal Vasari, ed afferma essere i lineamenti di questo, ritratto somiglianti a quelli della Foraarina di casa Barberini. Nella Descrizione di Verona 4el conte Giambattista da Pertico, quivi i8ao, pag. 68, si parla di un'altra, diversa dalla Fiorentina alta piedi parigini a, 4? 5 e larga t, 10, 11 posseduta dall'erede del nobile sig. Cristoforo Laffran-chini, intorno alla quale scriveva, in data dei 5 di gennaio 1807 , lo stesso sig. conte Persico all'ottimo nostro amico il sig. conte Bennassu Montanari « . . . . essa è opera celestiale »... io vidi e Appiani e Cicognara e alcuni altri grandi intd-» ligenti a starsene come in adorazione contemplandola per delle » intere mezz'ore : io gli intesi asserire concordemente, che se » quella Fórnarina non era di Raffaello, meritava certamente di » esserlo. Disegno, colorito, espressione tutto è degno di quel
• grancT uomo .... Lo stato di conservazione di questo bellis-» sitno quadro è quanto mai si può desiderare d'una pittura che » conta tre secoli dalla sua creazione .... » Noi abbiamo sotto agli occhi una bella-stampa, disegnata ed incisa da Iac. Bernardi sotto la direzione di Raffaello Morghen, coli'epigrafe RAPHAE-LIS AMIC1TIA CELEBERRIMA, la Fórnarina, e dedicata al nob. sig. Benedetto con. Valmarana, patrizio veneto, la quale potrebbe essere stata tolta dal quadro Laffranchini.
Molte sono le copie di questo ritratto che si trovano sparse in diverse gallerie, eseguite dagli scolari di Raffaello, od a' suoi {empi ; e per lettera dell'egregio pittore sig. Filippo Agricola, sappiamo esservene tre in Roma bellissime ; una nella galleria Sciarra , 1' altra in casa Borghese, e la terza in possesso d' un certo sig. Celli persona privata, le quali tutte vennero eseguite sulla tavola Barberiniana. In una lettera del cav. Angelo M. Ricci, stampata in Rieti nel 1824 . sopra alcuni dipinti della scuoia di Raffaello, rinvenuti in quella città , e la quale abbiamo avuto^.ooQle
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