Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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rer verisimile, chè egli appunto in quel tempo dovea per necessità dedicarsi a studj specialmente architettonici, e che trovava nella sua scuola numerosissimi tutti i soccorsi necessari per effettuare una simile impresa.
E però dee acquistar forza F opinione avanzata dal Francesconi 1, che una lettera, o piuttosto come si direbbe oggi da noi, un rapporto indirizzato a Leone X, e attribuito a Baldassare Castiglione, perchè dopo la sua morte, rinvenuto tra le sue carte, sia, almeno per la maggior parte e la più importante, opera del Sanzio.
Nè si saprebbe negarlo, quando in quella relazione, la quale era accompagnata da' disegni, si legge P esposizione di considerazioni, di progetti, di lavori grafici, i quali non spettano che all' artista, nè si confarebbero punto all'autore del Cortigiano, che ne compose in Roma il celebre trattato del 1518. Per quanto si voglia crederlo amico delle arti e di Raffaello, certo eh' ei non dovea nè potea occuparsi di misurare ruderi, di disegnar piante, e di porvi sino le indicazioni delle vie romane.
Come poi persuadersi che Leone X avesse simile incarico affidato a Baldassare Castiglione , occupato allora in tutti gli affari che si passarono fra la Santa Sede , e il ducato d'Urbino a, e non a Raflael-
« Vedi Congettura che una lettera creduta di Baldassare Castiglione sia di Raffaello d'Urbino; dell'ab. Daniele Francesconi. Firenze 1799, in 8.0: la qual lettera noi riproduremo per intero alla fine di questa Storia.
» Vedi nella Biografia universale, l'articolo Castiglione, scrìtto dal celebre Girigliene.
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