Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      tuia volta sola lo stesso soggetto eseguito da Raffaello non ne dimenticherà giammai l'impressione : e questo perchè Raffaello ha avuto l'arte sempre di scegliere in ciascun soggetto il punto più eminente, e coll'adoprare sopra questo tutta la forza della sua invenzione, farvi fissare gli occhi, e fare che in esso lo spettatore rimanesse pienamente colpito: e quindi in queste due composizioni ha egli avuto cura di collocare nel primo piano l'oggetto più terrìbile insieme e più patetico del suo dramma.
      Neil' una offre sull' innanzi del quadro il gruppo spar ventevole davvero, vale a dire del sicario che tiene d'una mano il pugnale e coli' altra strappa il bambino dalle braccia di sua madre, la quale, quantunque rovesciata a terra, lo difende con tutta la violenza dell'amore disperato. L'attitudine, la movenza, il sembiante del manigoldo dimostrano tutto il furore d'una fiera} il vigore d'azione e l'espressione della testa della madre segnano il più alto grado cui la pittura delle passioni possa arrivare , senza cadere in que' contorcimenti esagerati che tolgono l'armonia delle forme.
      Neil' altra composizione Raffaello si è studiato di porre sul primo piano una scena, la quale servendo come di opposizione alla prima, ed anche al furore degli altri soldati che stanno disputando colle madri gli oggetti della loro tenerezza , viene ad essere in qualchefuturo: egli sebbene ci mostri immancabilmente perduti i quattro bambini digià abbandonati in balla de'carnefici, ed inutilmente difesi dalle deboli disarmate madri, l'anima nostra non cessa di avere il doppio sentimento della speranza e del timore. • Fedi Ticozzi Stefano, Descrizioni di quaranta stampe ecc. Milano 1826, pag. 14.
      ^.ooQie


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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