Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Raffaello pensò d'impiegare il campo della parte orizzontale di tali contorni a rappresentare una continuazione di soggetti, che avessero perfine di rendere omag-
Francesco Crane ; nella quale furono copiali cinque de' suddetti Cartoni, e probabilmente saranno stati quivi eseguiti in arazzi Da una lettera di notizie degli affari di Polonia, indirilta al G. Duca di Toscana da Santi Bani fiorentino, segretario regio del re di Polonia per la corrispondenza d'Italia, in data di Cracovia a'a3 novemb. 1676, si ha la seguente notizia: «.... La Conati missione sopra l'eredità del fu re Casimiro resta limitata per il » mese di maggio, al qual tempo si daranno gli assegnamenti, a dove si possano pagare li creditori, e si scrutinerà se il sig. » Duca di Enguien sarà 1' erede del resto ; parendo che abbia » voglia delle famose tappezzerie di disegno di Raffaello, sopra » le quali la Repubblica pretende aver qualche azione . . . . » L'originale di questa lettera conservasi in una filza di corrispondenze della Polonia, nell'I. R. Archivio Mediceo di Firenze; a noi ne dobbiamo questo estratto alla cortesia del dottissimo cav. e prof. Sebastiano Ciampi, il quale fu sollecito sempre in procurarci molte altre notizie. Le tappezzerie onde parla» nella lettera succitata passarono nella R. Galleria di Varsavia , da dove furono trasportate in quella di Dresda, ove tuttavia sono conservate di ima vivace freschezza, siccome ne dà cenno il Brami nelle aggiunte e correzioni, pag. agi.
Neil' antico ducale palazzo di Mantova, ora regio imperiale palazzo, havvi un appartamento denominato degli Arazzi per esserne tutte le stanze adorne di veri e finti arazzi, tuUi eseguiti sui disegni del Sanzio. 1 veri in numero di 9 furono tessuti nel borgo di S. Giorgio di Mantova per ordine del cardinale Ercole Gonzaga ; i finti che sono 6, vennero pitturati sopra tela espressamente lavorata a finto arazzo, da Felice Campi mantovano : de' quali tutti trovasi l'indicamento nella Guida di Mantova delC aw, Francesco Anto Idi, 3.* edizione, Mantova i8ai, pag. ao e seg. I finti sono copie, a quello che si dice, di altrettanti tessuti in oro e seta , esistenti nello stesso Ducale palazzo , cui furono tolti l'anno i65o nel sacco dato dagli Imperiali: ed essendo quindi^.ooQle
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