Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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prc originale fino anche nelle imitazioni evidentissime che fece sullo stile degli antichi, ben altrimenti d' accordo col suo gusto, di quello ohe noi potè essere giammai il genio di Michelangelo.
Questa fu certamente una delle cause che innalzarono Raffaello a sì alto grado, che diedero alle sue opere una tale celebrità, che al punto specialmente in cui siamo pervenuti della sua vita e della sua istoria, egli restò realmente, e nell'opinione pubblica, senza ve-run concorrente. \Michelangelo veramente dopo il compimento delle pitture della cappella Sistina, ch'ebbe luogo verso la fine del i5ia 1, non diede più saggio in Roma della sua abilità. Lo troviamo da prima occupato per lunghissimo tempo nelle contese che gli suscitò 1' esecuzione del mausoleo di Giulio II ; di poi lo vediamo in* caricato in Firenze da Leone X, pel i5i6, dei progetti o disegni della facciata di S. Lorenzo ; e quindi nella ricerca e nella escavazione de' nuovi marmi di Seravez-*za, dove secondo il Vasari a, impiegò parecchi anni. Abbiamo veduto invece Raffaello occupato in tutto questo tempo a moltiplicare le sue opere, a perfezionare la sua maniera, ad accrescere la sua riputazione.
Non si parlava che di Raffaello; per lui solo avea voce la fama. I suoi partigiani e tutti li suoi ammiratori ripetevano concordemente « che le pitture di lui erano, n secondo l'ordine della pittura, più che quelle di Mi-» chelangelo, vaghe di colorito, belle d'invenzioni, e
> Giulio 11 vi uffiziò nel S. Natale del t5ia; e mori li i3 febbraio del i5i3.
* Vasari, Vita di*Michelangelo, tom. 6.», pag. aao.
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