Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      2» 418       » credeva degno di competer con lui, e non con fra » Sebastiano *. »
      Queste minute relazioni, poco conosciute o male connesse fino ad ora non parranno estranee alla storia di Raffaello; giacché ci conducono precisamente all'ultima delle sue opere, quella, in cui lo spirito di rivalità } onde abbiamo avuto le prove, gli diede per competitore lo stesso Sebastiano **, al quale venne allogata l'esecuzio-
      * Mengs Antonio Raffaello, Opere, ediz. di Roma del 1787 , pagv io5 = A somiglianza di Cicerone , il quale al comincia mento del Bruto deplora la morte di Ortensio, eh' era stalo suo competitore : Cum quo , dice egli , ceriare erat gloriosius quarti orimino adversarium non habere.
      E di fatti tanta avea stima e venerazione Raffaello per Michelangelo artista sommo e straordinario, malgrado le male voci degli oziosi, che hanno girato su questo proposito, che il sig. Oulcy dipintore a Londra tiene un disegno operato in lapis rosso da Raffaello, e rappresentante la figura dell' Adamo di Michelangelo della Cappella Sistina. Altro disegno del Sanzio da presso un dipinto dello stesso Buonarroti esiste pure a Parigi nel gabinetto del Re di Francia ; e il sig. de Piles nel ristretto della vita de'Pittori, e specialmente in quella di Raffaello, dice a tale proposito = Ma ciò che dà gran sospetto aver Raffaello profittato delle opere di Michelangelo, è che io posseggo un disegno di mano di Raffaello al dosso del quale è uno studio dello stesso Sanzio, condotto sopra uua figura posta da Michelangelo nella Sistina. = Queste cose abbiamo dalla grazia del cavaliere Wicar.
      *' A proposito di questo competitore di Raffaello ci pare che faocia molto al caso il richiamare alla memoria de' leggitori quello che racconta M. Lodovico Dolce nel suo Dialogo della Pittura ecc. Firenze 1735, pag. 106 ; e che ha ripetuto il sig. Stefano Ticozzi nelle sue File dei Pittori Fece 11j, Milano 1807, pag. i5o, ed hanno confermato tutti gli altri scrittori.
      Nel sacco di Roma del i5a7, avendo guaste i soldati di Borbone alcune teàte pitturate da Raffaello in una delle Sale del Va-
      ^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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