Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 428 mavvenne dell' ingegno di Raffaello, siccome di tntte le produzioni della natura, le quali, sottomesse alle leggi della progressione, nel passare d'una all'altra età, d'una all'altra stagione, perdono quella vaghezza delle proprietà pertinenti alla primavera della vita, alla gioventù dell'anno. Per tale maniera le grazie della prima età si trovano supplite dalla maschia bellezza dell'età matura. Ed ecco l'immagine sensibile, ed, a quello che ne pare, la più vera dei diversi periodi dell'ingegno di Raffaello, colto precisamente nell' età della maturanza.
Così quelli fra gli artefici che hanno esaminato più severamente il suo quadro della Trasfigurazione , vi hanno riconosciuto un maggior numero di bellezze pratiche o di eseguimento, di quello che in nessun'altra delle sue grandi opere x. Vi hanno riconosciuto uno stile generalmente più largo e più ampio, una maniera di pingere più finita, un chiaroscuro più felice ; le tinte in somma meglio sfumate. 11 Vasari tuttavia gli rimprovera nelle ombre l'uso del nero di fumo a.
Gli artefici, che esiggono prima di tutto che '1 pittore dia prova di sapere e di correzione nelle minute parti, od in quelle eh' essi chiamano di studio, non hanno cessato mai di vantare in quest'opera la precisione delle forme, e la giustezza del disegno nelle mani, ne'piedi, nelle teste soprattutto, nelle quali a molta verità si riunisce molta grandezza di carattere : vi ammirano panneggiamenti d'un'esecuzione e larga e preziosa} capelli trattati con altrettanta varietà e finezza, e nella testa dell' energumeno, siccome in quella di chi lo so-
* Meogs, Opere , ediz. di Roma, pag. i o5 e seg. a Vasari, Vita dì Raffaello, tom. 3.o, pag. 2a4-
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