Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      Dapprima dobbiamo guardarci a tale proposito , siccome pure per rispetto a molti altri punti dal giudicare le cose d'un secolo colle opinioni di un altro. La dignità eminente del cardinalato non fu sempre considerataprovisione d? anni cinque cominciati a eù primo aprile i5t4 -D. i5oo.
      A dì io maggio i5?o due. 3oo per sua provisione di un anno Jinito primo aprile i5ao, pagatili da M. Simone Ricaso li - Se. 3oo.
      A lira partita pur ivi appare , spettante ai lavori delle stanze , cominciati sotto Giulio li, al prezzo d'ogni quadro, o facciata di iaoo scudi d'oro, cioè - A dà i agosto i5\{ a Maestro Raffaele da Urbino ducati cento per resto della pittura dell» camere nove di Nostro Signore Leone X. ^Da tutti questi pagamenti, compresi quelli de' cartoni riportati poco prima , deduce il sig. avvocato D. Carlo Fea, essere mera favola spacciata dal Vasari, dallo Zuccaro, dal Malvasia, dal Roscoe e da altri, che Leone X mirasse a far cardinale Raffaello , per ricompensarlo con ciò dell' immenso credito eh' egli aveva colla Camera, a cui avria poi ceduto le sue pretese.
      11 Milizia sospetta pure d'invenzione questa storia. Non ci pare tuttavia fondamento bastevole ad escluderla affatto l'allegazione delle surriferite partite di registri : avvegnaché, quantunque 'la prima e la seconda partite abbiano di seguito il saldo di credito Raffaello, non parlano che di un onorario dovutogli come architetto di S. Pietro, e nulla dicono di quello che avrà avuto in qualità di rìstauratore di Roma antica; ed anche non intendiamo come la seconda avesse luogo alcuni giorni dopo la morte del creditore : e quella pure che appartiene alle pitture delle camere, non parla che d'un quadro solo; siccome le altre relative ai cartoni per gli arazzi, le quali ricordano solamente alcuni acconti, che gli furono pagati. £ d'altronde è costante tradizione che Raffaello avanzasse un sessanta mila scudi : e il suo costume semplicissimo noi portava a vivere con lusso fuori delle cose dell'arte, come avria potuto fare : nè la sua eredità salse a lan-
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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