Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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niva espresso allora colla forinola sine cura. Pare tuttavia che lo stato di matrimonio, non potesse combinarsi con tale titolo ; ed eccone spiegata la ripugnanza di Raffaello ad ammogliarsi , od almeno le lunghe dilazioni che frammise ad accettare P onorevole partito che gli veniva offerto.
Legato colle persone pił distinte di Roma, teneva pił come vero amico che come protettore, il cardinale Bibbiena 1, il quale desiderava d'unirlo in matrimonio colla sua nipote.
Di questo fatto abbiamo noi una prova non solamente in quello che ne racconta il Vasari, ma ancora in una lettera di Raffaello medesimo indiritta ad uno de1 suoi zii, della quale Richardson ha riportato alcuni estrattia. In essa lettera parla delle proposizioni di matrimonio che gli andava facendo il cardinale, e che lo zio pure approvava} ma egli dice espressamente che credeva d'avere pił ragioni per rifiutare cotali offerte, di quelle che avesse il suo zio per consigliarlo ad accettarle. Questa lettera porta la data di luglio i5i4*
Egli domandņ effettivamente tre o quattro anni3 a decidersi: e si potrebbe credere che l'abitudine dell'indipendenza , ed un certo attaccamento conosciutissimo fos-
che in fatto pochissimi anni dopo sotto Clemente VII fu praticalo in maggiori angustie ecc......» Francesconi, annotazioni alla lettera rivendicala a Raffaello , pag. 106.
i Una lettera del cardinale Bembo al cardinale Bibbiena in Modana , a' a5 d'aprile i5i6 , porta queste parole : « Raffaello che voi cotanto amale. » Bembo, lettere, Verona 1743, voi 1 P»g- 36.
a yedi l'appendice, n.» 10. 3 Vasari, ibidem , pag. aa5.
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