Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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che Michelangelo non possedette che una sola maniera d' espressione per tutti li soggetti \ e dacché essa è uniforme , é pure insignificante *.
* Secondo la promessa da noi (alla a pag. 97 , riportiamo qui la lunga osservazione sopra Michelangelo, indirittaci dal doU. Missirini, tendente a rettificare i giudizj portati sopra lo stesso dal valente Storico francese.
« Ci è avvenuto più volte vedere in quest'opera , che d* altronde fa alto onore al suo Autore, e gli acquista la gratitudine italiana, ragionarsi del gran Michelangelo con parole non penetrate abbaslanza, di quell' alta inspirazione che destano le sue su* blimi dipinture. Noi avremmo potuto passo passo la fama di tao-t' uomo rivendicare ,• ma abbiam creduto miglior consiglio porre qui in fine la nostra prefazione all' illustrazione della Sistina, lavoro non ancor pubblicato, come quello, che consultato con uomini nell' arte valentissimi, porge forse alcuna migliore idea del carattere del Buonarroti nella pittura : oggetto tanto disputalo, e non ancora definito. E forse i lettori ci sapranno buon grado , che allato la vita del Sanzio sia uno scritto su quell'altro prodigio dell'arte, che a Raffaello medesimo servì di cote c di bella emulazione nella pittura e nella gloria *.
« Michelangelo intese a dimostrare col magistero delle arti qoel vero troppo provato dall' esperienza, che la forza regge e gira a suo grado il mondf^ fisico, intellettuale, morale e politico. Sentendosi egli tratto dall'altezza dell' animo suo ad acquistare nd-1' arti il principato, di che il Tauno suo espositore, anzi tutto il mondo lo donò, cercò aggiugnere al suo fine per la via de' conquistatori , voglio dire la forza : e con questo mezzo non che il principato , ma ne usurpò la tirannia. Quindi posti dall' nn dei lati i blandimen^ dell' arte, non mirò ohe a significare con caratteri energici e maravigliosi nelle sue piuure , nelle sculture e nelle architetture la forza possibile delle potenze, la forza del corpo , e quella dell' intelletto e del cuore. Cosi fece violenza agli occhi, alla mente, al sentimento, e fra la turba spaventata degli artisti sedette sicuro ed impune su quel trono eh' era l'oggetto de' suoi voti ».
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