Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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tutti gli oggetti, e per quel sentimento ond' era pieno, sparse perfino nelle prime sue opere il bello della grazia e dell1 espressione. Il suo disegno sempre puro e naturale , restò tuttavia senza energia e senza carattere fino a queir epoca in cui maggiori opere, e gli stimoli d'un certo confronto gli ebbero fatto sentóre il bisogno di fare studj più profondi su questa parte.
Il Vasari ne dice che si diede in allora agli studj anatomici x, e che dovette loro ciò eh1 essi soli possono insegnare, a variare, cioè, li movimenti dei corpi, a dare una maggiore vivacità ai contorni, maggiore energia alle forme ed alle articolazioni dei membri, maggiore varietà agli scorci : e noi crediamo di dover citare quello che il biografo aggiunge a questa nozione; e niente non può meglio giustificarlo del rimprovero che gli è stato fatto, d' essere stato parziale per Michelangelo , a scapito di Raffaello.
« Raffaello, dice il Vasari, conoscendo che non po-» teva in questa parte (nella scienza anatomica) ar-» rivare alla perfezione di Michelangelo, come uomo » di grandissimo giudizio, considerò, che la pittura » non consiste solamente in fare uomini nudi, ma * ch'ella ha il campo largo e che fra i perfetti disi pintori si possono anco coloro annoverare, che » sanno esprimere bene e con facilità le invenzioni » delle storie , e i loro capricci con bel giudizio: e » che nel fare i componimenti delle storie, chi sa # » non confonderle col troppo, ed anco farle non » povere col poco, ma con bella invenzione ed ordine » accomodarle, si può chiamare valente e giudizioso
* Vasari, ibidem, toni. 3.», pag. ilo.
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