Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Laonde che veggiamo noi passando dalla prima sala del Vaticano alla seconda? precisamente 1' applicazione di ciò che abbiamo esposto di sopra. Nella prima, dove la pittura partecipa ancora alla maniera ed agli usi della scuola del secolo precedente, tutto si trova in un buonissimo accordo coi soggetti d'una composizione tranquilla, privi affatto d' un' azione propriamente detta, non offerente nè moto, nè passione, nè alcun legame d'un vivo interesse tra le persone.
La sala seguente ci offre all' incontro composizioni piene, siccome li soggetti che esprimono, o d' azioni energiche , o di scene violenti, o d' espressioni profonde, o di effetti vigorosi. Quivi il disegno è più articolato , il colore più risentito, le ombre più pronunciate. E quivi pure che si riconosce aver Raffaello , a scapito di quella purezza verginale, se così vale il dirlo, della sua prima maniera, aver, dico, acquistato maggior vigore nelle sue forme , maggiore larghezza nelle sue tinte, maggiore ampiezza ne' suoi acconciamenti. La natura stessa delle cose dovea operare quel cangiamento, che alcuni a torto hanno attribuito unicamente agli esempli di Michelangelo. Pare che il mutamento di maniera in Raffaello fosse nuli' altra cosa che lo sviluppo d' un ingegno che dovea modificarsi a norma del corso naturale delle cose, e secondo le differenze dei soggetti che dovea trattare.
Del resto bisognerà convenire , siccome l' abbiamo di già detto, che al perfezionamento del suo colorito e della sua maniera di dipingere, gli mancò una vita più lunga, e la possibiltà di approfittare delle lezioni e degli esempli che la scuola veneziana non avea per anco moltiplicati per tutta Italia. Tutto ne ha portato di già
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