Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 499 «
determinato tempo presso un maestro , e dal quale apprendono più o meno Parte ch'eglino dovranno poscia esercitare da soli. La scuola di Raffaello ridondava al certo di cotali scolari $ ed a quello che dicesi , niente ugguagliò la sua compiacenza ad insegnar loro i principj dell' arje sua.
Ma fa uopo formarsi a questo proposito un' idea più estesa e più sublime della parola scuola : dobbiamo figurarci una riunione numerosissima d' uomini d'ingegno y formati da lui per la maggior parte , affezionati per un interesse qualunque, ma specialmente per amicizia alla persona del maestro più ancora che alle sue intraprese. Da una siffatta riunione, onde abbiamo già tenuto discorso *, era composto quel corteggio che lo accotnpagnava nell'andare alla corte, fino al numero di ginqjuanta, secondo ne racconta il Vasari.
Le ultime parole del Vasari, tutti valenti e buoni, stabiliscono bene quella distinzione precedente, fra coloro i quali non avevano che frequentato la scuola di Raffaello, e quelli che vi si erano affezionati.
Ma a norma del linguaggio stabilito nella storia delle arti , adoperasi pure la parola scuola sotto una relazione differente, parlando d'un certo numero di artefici, i quali anche senza aver ricevuto direttamente le lezioni da un celebre maestro, o avere cooperato allo eseguimento delle sue opere, hanno preso la sua maniera e '1 suo stile, ed essendosi formati da loro stessi sopra li suoi modelli ne sono divenuti gli imitatori più o meno servili. V' hanno pochi artisti celebri i quali mentre vivevano, ed anche dopo la loro morte, non
* Vedi a pag. 4u.
^.ooQle
| |
Parte Raffaello Vasari Vasari Raffaello Qle
|