Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

Pagina (502/867)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      » 502 «
      pieno di genio egli stesso e d'invenzione, siccome l'hanno ben provato le sue pittare in Mantova, e particolarmente quelle nel palazzo del Te di essa città, non che l'esecu-
      desta dell' arte ; V altezza del sentire dell' anima dell'artista. Questa scienza magistrale fece grande Raffaello e la sua scuola ; e questa scienza pur troppo non si insegna nelle Accademie , segue a dire il dipintore romano : che per isventura si sono perduti que' principi, pe'quali gli allievi delle antiche scuole, e massime di quella di Raffaello, comechè alcuni mediocri , si ravvisano subito per quella scuola, e sono in qualche parte commendabili. Perchè fora mestieri instituire meglio la scuola sulle regole radicali ed eterne dell'arte. Nella scuola di Raffaello non furono tutti esimj; pure tutti mirabilmente composero sui prin-Kcipj del Maestro ; e alcune loro opere a prima giunta si tornano per mano del Sanzio ; quantunque chi si conosce delle minime differenze di perfezione distingua Raffaello sugli altri ; perchè la sua filosofia sta in quella maggiore o minor distanza delle figure; in quella più o meno grazia, movenza, nobiltà, espressione, e vita ; in somma in quella misura di tutte le cose che ninno ha potuto rapirgli. Cosi tutti li chiari allievi della Scuola tizianesca colorivano sui principi del Maestro ; ed alcune opere loro po-triano passare per Tiziano , ancorché il grande intelligente de'minuti particolari dell'arte ne conosca le differenze : conciossiachè certe minute perfezioni e naturalezze furono proprie unicamente dell' accutezza e perspicacia degli occhi di Tiziano. Non pertanto i principi loro furono sempre i medesimi; come le massime radicali. Finché adunque non si stabilisca una scuola di questa su-perior disciplina, dietro un valoroso maestro , che abbracci 1' u-niversale e il grande dell'arte, e congiunga 1' altezza della mente nlla facilità della mano: finché i giovani non istudieranno alla verità del loro concetto, alla ragione del loro componimento, alla dottrina e accortezza del colorire e dello esprimere ; in somma ai' principj fondamentali del grande stile, e dell' arte presa in ogni suo rapporto ; l'Italia non vedrà rinata la scuola di Raffaello. E questo sia detto a fretto dell'odierna sovverchia facilità di volere condurre opere in pittura senza il fondo degli studj massimi ed eterni dell' arte.
      ^.ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

Pagina (502/867)




[ Home Page Raffaello Sanzio ]




Mantova Raffaello Accademie Raffaello Raffaello Maestro Sanzio Raffaello Scuola Maestro Tiziano Tiziano Italia Raffaello Qle Questa Nella Non