Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      stesso cooperatori subordinati, i quali sovente senza di lui nulla farebbono , ma senza dei quali egli pure potrebbe eseguire poche cose.
      Qualunque sia la distanza che ptassa tra le arti del disegno e quelle della industria, non si può a meno di riconoscervi, nelle due, parti onde si compongono, la divisione, che distingue pure in due ordini quelli che le esercitàno , secondo ch'egli si elevino alla prima, o restino circoscritti, comunque a gradi differenti, nelle operazioni della pratica.
      Parlando deUa seconda ragione , noi diremo che la spiegazione della differenza tra lo stato antico delle arti e '1 loro stato attuale trovasi precisamente nella diversità di opinioni, di usi e di reggimento., il quale si oppone alla classificazione individuale nella categoria che converrebbe a ciascatno secondo la misura o la qualità del suo ingegno.
      Allorquando nulla si oppone al corso naturale delle cose nel? ordine dei gradi che il genio e la riputazione assegnano agli artisti, ciascuno prende necessariamente il suo posto. Esso si procaccia certe superiorità e certi gradi ne' quali 1' opinione non s'inganna certamente: -per tale guisa veggonsi ne' boschi gli alberi più vigorósi innalzarsi al disopra di quelle piante condannate a restare sotto l' ombra di essi da un succo meno potente. Ed ecco in ciò l'immagine di quello che avviene nfelle arti, e nella procreazione degli ingegni f quando non vi si frammettono ostacoli.
      Allora il piccolissimo numero degli nomini eminenti pei doni del genio e dell'invenzione, vede schierarsi sotto di essi il gran numero di coloro che non hanno potuto pervenire se non a gradi inferiori. Questi non^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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