Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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polendo aspirare alle grandi intraprese, ai lavori importanti, che naturalmente esigono uomini celebri, divengono abili istromenti sotto la direzione del capo } e da questa grande riunione di mezzi nascono grandi cose.
Sicuramente è avvenuto che de'personaggi secondarli alcuni sono saliti ai primi postico per virtù loro propria, o come successori del capo sotto cui si erano formati $ poiché nella classificazione naturale degli nomini e dei loro meriti, nessuno vi è astretto se non per sua volontà o per proprio interesse. Per questa stessa ragione abbiamo veduto Giulio Romano essere per lungo tempo il secondo nella scuola di Raffaello, divenire dopo di lui il primo in Roma, e quindi in Mantova disporre per 1' eseguimento de9 suoi grandi lavori degli stessi collaboratori, cui adoperò il suo maestro.
Ecco di quale maniera in ogni tempo, ed appo gli antichi e li moderni si sono creati, prodotti e perpetuati li grandi artefici sotto l'influenza del corso naturale delle cose.
Che , se a quest' ordine viene sostituito il regime fattizio dell' uguaglianza di incoraggiamenti, o d' una divisione eguale di lavori tra il più grande numero di coloro che professano una medesima arte, un regime contrario produrrà risultamenti opposti* Si sarà favorita nna vegetazione parassita, dal cui mezzo nulla vedrassi sorgere al disopra d'un certo livello. Queste piccole piante soffocate l'una dall' altra, prodotte da una malaugurata coltura, non arriveranno giammai al valore del grande albero, il quale crescendo, si sarebbe ingrandito per la forza e per la volontà della natura \
* Crediamo di non fare cosa spiacevole ai nostri lettori,
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