Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      Convien pure persuadersi che in fatto di qualità morale nulla vale meno della moneta d'un grande uomo.
      Se 1' esecuzione di tutti li quadri di Raffaello fosse stata ripartita fra li cinquanta pittori , che composero la sua scuola, non si potrebbe dire quali quadri si avreb-bono avuti: possiamo assicurare per altro che non si avrebbe avuto un Raffaello.
      esprìmendo in une maniera più diretta quanto il valente scrittore ha espresso in questi doe ultimi passi. Per quanto ci sembra, pare che ne sorta hi sentenza : che 1* unità del genio non si può dividere nè in sè stessa , nè quanto al modo di trasmettere le di lui inspirazioni, e le maniere di operare nelle Belle Arti ; e per conseguenza ne nasce il dovere di non alienare con un regime fattizio in altre mani ciò che la natura stessa attribuì a nn suo figlio prediletto, nè di sostituire altri meno capaci a comunicare le inspirazioni unite, e da altri non comunicabili agli allievi delle Arti Belle.
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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