Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 5Sa «sranza che abbiamo di voi, e alla paterna nostra benevolenza, e finalmente eziandio alla dignità e alla fama di questo tempio, che sempre fu in tutto il mondo il molto più grande, e santissimo; e alla nostra divozione verso il Principe degli Apostoli ».
Roma, i d'agosto, nell'anno secondo, cioè i5i5.
Estratta dalle Lettere pittoriche, tom. 6.°, pag. edizione milanese.
g Lettera, o Breve, del medesimo Leone X, a Raffaello d'Urbino per nominarlo soprintendente delie antichità.
« Importando di moltissimo alla fabbrica del tempio romano del Principe degli Apostoli, Pavere il comodo delle pietre e de'marmi, de1 quali cene bisogna buona copia, e piuttosto qui, che farli venir di fuori, e sapendo io che le rovine di Roma ne somministrano in abbondanza, e che da per tutto si scavan marmi d'ogni sorte quasi da ognuno, che in Roma o vicino a Roma si mette a fabbricare, o in qualche altra maniera a scavar la terra 5 io perciò vi costituisco Presidente, essendo che vi abbia fatto Direttore di questo edificio, di tutti i marmi e di tutte le pietre che da qui innanzi si scaveranno in Roma o fuori di essa dentro lo spazio di 10 miglia acciocché gli compriate, quando siano a proposito per la fabbrica di questo tempio. Perciò comando a tutti d' ogni stato e condizione, o nobili e di sommo grado, o mediocre, o infimo, che diano parte quanto prima a voi, come Soprintendente di queste cose, di tutti i marmi e sassi d'ogni genere che saranno scavati dentro lo spazio da me prefisso. E chi non lo farà in tre giorni, sia a vostro giudizio multato da cento fino a trecento scudi d' oro. r>
^.ooQle
| |
Principe Apostoli Lettere Breve Leone X Raffaello Urbino Principe Apostoli Pavere Roma Roma Roma Presidente Direttore Roma Soprintendente Qle
|