Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      di quel grado, e tanti se ne segneranno con la misura delli nostri piccioli piedi su la linea di quel grado. E se, verbi grazia, si traguardò in un muro piedi 3o a gradi 6 di levante, si misurano piedi 3o e segnansi. E così di mano in mano} di modo, che con la pratica si farà una facilità grandissima} e sarà questo quasi un disegno della pianta, e un memoriale per disegnare tutto il restante. E perchè, secondo il mio giudicio, molti s' ingannano circa il disegnare gli edifiej} che in luogo di far quello che appartiene all'architetto, fanno quello che appartiene al pittore, dirò qual modo mi pare che s'abbia a tenere, perchè si possano intendere tutte le misure giustamente} e perchè si sappiano trovare tutti li membri degli edifiej senza errore. Il disegno adunque degli edifiej si divide in tre parti} delle quali la prima è la pianta, o vogliamo dire disegno piano : la seconda è la parete di fuori, con li suoi ornamenti : la terza è la parete di dentro, pure con li suoi ornamenti. La pianta è quella, che comparte tutto lo spazio piano del luogo da edificare, o vogliamo dire il disegno del fondamento di tutto l'edificio, quando già è radente al piano della terra. Il quale spazio , benché fosse in monte, bisogna ridurre in piano, e far che la linea delle basi del monte sia paralella con la linea delle basi de' piani delP edificio. E per questo devesi pigliare la linea dritta del piede del monte, e non la circonferenza dell' altezza , di modo, che sopra quella cadano piombati, e perpendicolari tutti li muri} e chiamasi questo disegno pianta} quasi che, come lo spazio che occupa la pianta del piede, che è fondamento di tutto il corpo, così questa pianta sia fondamento di tutto l'edificio. Disegnata che si ha la pianta, e compartitovi li suoi membri con^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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