Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      « Egli è vero che la sua complessione era troppo deli-* cata, e gracile, e non prometteva durazione di saIute, avendo il collo lungo e non ben disposto: onde « aggiunta a si poco felice disposizione di corpo, la « fatica degli studj continui, ed il diletto di qualche « suo piacere , da cui era preso , giunse poi facilmente « ad abbreviar la vita, »
      N.° i5. Epitaffio di Raffaello, scritto dal cardinal Bembo \D • O M
      raphaeli • sanctio * ioawif ' f • urbinati pictorl ' bminbntiss ' vbtbromq * abmvlo cvivs ' spirantbs * propb ' 1mag1nbs * si contbmplbrb * watvrab * atqvb * artis * foedv5 facilb • irspbxbris ivlh ' ii ' bt ' lbonis • x • pontt. * maxi. ' pictvba* bt ' arcditbct * opbr1bvs * gloriam * avxitvix * ann os • xxxvii * ilttbcbr . intbgros qoo ' dib ' watvs ' bst • bo • bssb • dbsiit vili ' 1d * aprilis ' mdxx.
      iltk hic bst raphael timvit qvo sospitb tihct rbrvk haoha paress bt xo&ibbtb moriN.° VII. Francesco Raibolini, pittor celebre bolognese, detto il Francia, in un sonetto diretto a Raffaello vivente aveva già scritto , che :
      Pinta sarà natura, e da tuoi inganni Resa eloquente dirà te lodando Che tu solo il pittor sei de' pittori
      ( Comoili, pag. 96, nota 3 ).
      * Vedi la nostra nota a pag. 443.
      ^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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