Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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(Vedi a pag. a5)
Saccinta descrizione di un quadro posseduto dall' egregio prof. Giovanni Rosini di Pisa.
Scrìtta dal sig. Stefano Ticozzt.
Spaziosa elegante tribuna di purissimo stile *, che ricorda la semplice armoniosa bramantesca architettura, forma il leggiadro campo del singolare dipinto, entro al quale il Pinturicchio non contento di mostrare in piccolissime dimensioni quanto di più gentile ad un tempo, e più difficile sapeva egli fare nel-
tralasciare di rendere un gioito tributo della più grande stima e leale araici-sia alla memoria di qnesta rarisiima donna.
Bua stava per mudare ad effetto la eoa promessa , quando, nel 6ore doli' età saa , morte la involò all' amoroso consorte , ai teneri figlinoli , ai dolentissimo amico! il quale noli* altro conforto ha mai sapnto trovare a tanta perdita , se non quello di mescere le proprie alle lagrime del marito e diti figli , che sparsero inconsolabilmente soli' immatura morte di lei I S n'aveano ben di che piangereiEra desse d'un'indole soavissima e sensibilissime, d' una educazione veramente nobile ,t d' un pensare si energico ed elevato che non temeva il con* fronto dell' uomo il più fortemente pensante. Ave* 1' animo grande in ogni «osa ; ed alla grandetta d* animo univa 1' affetto più tener» e sincero. Moglie onestissima, madre ottima di famiglia, amica iealissima, adornava tutte queste rare qualità con una coltura di spirito non comune , senza che ne facesse là più piocola pompa. Ammiratrice della vera virtù in qualunque si trovasse , sentiva 1'amiciiia al sommo grado , ugualmente nella prospera , che nell' avversa fortuna ; ed ansi in questa particolarmente dimostravi col fatto il dovere del sincero amico.
Terribile fatalità! Ella morì , e ne lasciò inconsolabili! * L* originale è quattro volte più grande del disegno , che si pone qui in-taglialo dal sig. Giuseppe Rossi.
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