Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Sia qual sia stala la nostra consolazione nel trovar quelle pitture vergini, fresche e immuni da qualunque antico restauro , Ella non può immaginarlo » *.
Da alcune osservazioni sulY opera del sig. Quatreraere, scritte al Traduttore italiano da un celebre professore di Pisa, nella go sto del 1827. %
« Fa poi maraviglia che il sig. Quatremere non parli di questi due Ritratti ( de' coniugi Doni ) che precedono di poco la famosa Disputa del Sacramento. 11 Bottari da par suo , e che li avea veduti in Firenze , dice = « 11 ritratto di Angelo si è manti tenuto, ma quello della donna ha patito, perchè è screpolato « lo stucco, e formatasi come una rete assai fitta. » =
E in fatti tali erano questi mirabili Ritratti , quando furono posti in vendita ( all'estinzione della famiglia Doni) qualche anno fa , da' suoi eredi. Ma quello che sarà difficile a credere si è che, un così detto intelligente di Pittura, e ricco signore inglese, ne olfrisse Soo luigi , e che una Corte d' Europa inviasse a verificarli uno scultore. Questi colla bonomia alemanna, assicurò che sulla sua coscienza non poteva asserire che fossero dipinti dalla mauo di Raffaello : e cosi quella Corte per la ignoranza d' uno scarpellino , perdè l' occasione di acquistare due delle piò rare gemme della pittura italiana.
II fatto si è, che la creduta screpolatura del gesso non era altro che la screpolatura della vernice ; la quale tolta con diligenza dall' abilissimo Potestà , ne sono riusciti due portenti, che saranno eterno rammarico; i.° a chi offerse 5oo luigi di quadri
* Dubbiamo questo brano di lettera alla gentilesca dall'egregio cig Abbate Luigi Polidoro, cai U iodiriiiò l'Autor* a nostra richiesta, a col mena del quale abbiamo pare arato altre noìiiie relativa al Stailo-
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