Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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corrompere 3 suo cuore a troppo promettersi di sè stesso : nè la coscienza del sublime suo merito lo avea tratto (com' è avvenuto anche a sommi dipintori) a torsi confidenza coIT arte , e a declinare alcun poco alla maniera. Perciò seguendo sempre in tutte le sue opere un religioso rigore, fu detto dai più grandi maestri, che ogni lavoro uscito dal suo divino pennello è perfetto e prezioso.
Noi annunciamo ora un suo quadro, in che concorrono queste doti di preziosità e di perfezione, non solo per 1' ammirabile bellezza e squisitezza del medesimo, ma ancora per In sua unicità , essendo condotto a tempera sulla tela.
È questa una esimia dipintura rappresentante 1' Adorazione de'Magi: e Raffaello deve averla operata quando ancora era sotto la disciplina di Pietro Perugino , nell' anno , che ad Dibino ritornò per alcuni mesi a visitare i parenti : avvegnaché if modo del dipinto è peruginesco, non si però , che già non annunci una maggiore morbidezza , pastosità e grazia della scuola di Perugino, e soprattutto maggiore spiritualità e sentimento. Oltre che le figure vi sembrano ritratte dall' innocenza medesima : tanta è la purità dell' animo del candidissimo Raffaello in qoe' primi anni dell'età sua , annunciata in questo dipinto.
La bella distribuzione della scena mostra già un giudizio maturo : imperciocché Raffaello dalle sue prime alle ultime opere nel ben compartire i suoi componimenti fu mirabile , e come dice il dotto I*nzi, può appellarsi unico.
Divide adunque il suo concetto come segue :
Suppone che la Beata Vergine vista la venuta de' Magi sia uscita dalla capanna , ove avea sposto il Divin Figlio, e questi abbia recato in luogo più aperto, contiguo alla capanna stessa: che già in quella non potea esservi ricovero agli augusti messaggi. Così Ella ha posto in terra sovra uno strato azzurro il celeste
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