Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      più celebri gallerie x sui quali pende tuttora incerto il giudizio se ad uno o ad altro dei più grandi maestri appartengano.
      Di questo genere è il quadro, da me e da. tutti gli intelligenti di pittura di questa città più volte ammirato con compiacenza, rappresentante 1' Angelo che annunzia il gran mistero alla Vergine, in tavola alta piedi 6, pollici 4 %> larga piedi 4» quadro certamente bellissimo e di maravigliosa conservazione, posseduto dal sig. Fortunato Gozzi 1. Questo già da dieci anni forma la delizia dei conoscitori dell' arte di questa città , e dei forestieri che vi giungono ^ tutti veggono con nna specie di sorpresa, ed ammirano quel dipinto; ma le opinioni variano sovente, allorché si viene ad indagare quale ne possa essere 1' autore.
      Fuvvi chi lo attribuì ( anche in un opuscolo stampato ), a Leonardo da Vinci; fuwi chi lo giudicò opera del divino Raffaello ; fuvvi chi andò errando sui nomi dei più valenti pittori di quella età, sul Perugino , sul Pinturicchio, sul Ghirlandaio, sul Francia , su Lorenzo Credi, ec.
      1 Non etisndo quatto qaadro ancora incitò, nè potendotene ora pretentare alcun diiegno a contorni, come di altri ti è fatto in quest' opera, gioverà il toggiugnerne in qaeito laogo nna breve descrittone.
      In nna ornatissima cantra ita inginocchiata la Tergine pretto ad nn piccolo leggio, ricoperto da vago purpureo tappeto t «««a interrompe la lettura di un libro che la età davanti, per ascoltare le parole del oelette messaggiero j direbbesi che l'aria dolce e dilicata del viso e la leggiadria nnita alla verecondia , ben caratteritfano la donna eletta ad esser Madre di Dio. Cade ondeggiante sa gli omeri la bionda ohioma in dne divita , e topra di etsa ti ttenda «n velo, che * velo veramente , e tempera alquanto il lame delle carni can-diditaime del viso e del collo. Le membra tono coperte di una tanica e di an manto violetto , che con ricche pitgbe ti diffonde tal pavimento ; i fianchi tono stretti da nn cìnto purpureo , chimo da an fermaglio d' oro di finiitimo lavoro, dal quale pende un gioiello non perle e gemme. Le mani , in pietoto atto piegate al petto, concordano mirabilmente coli'aria del volto, e cogli alti pontieri che nell' innooente animo della Vergine ritvegliano i detti dell' Angelo aanunsiatoro , e mostrano la virtaosa di lei rattegaaxìone ai divini voleri.
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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