Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      In mezzo a «pesti dispareri non si può che ricorrere a minute osservazioni e a confronti, onde giugo ere, almeno per approssimazione , al discernimento del vero. Qualora il qnadro si esamini con tutta 1' attenzione , e si consideri ben bene tutto il complesso dell' opera , sembra eh' essa debba , piuttosto che a qualunque altro maestro di que' tempi, attribuirsi all' Urbinate.
      La pittura , a giudizio di tutti i conoscitori senza alcun contrasto, mostra una data, che la fa vedere condotta probabilmente da quel sommo, avanti la sua andata a Roma, e nelF epoca in cui il suo pennello conservava un eerto cotal mescuglio di pe-niginesco e di fiorentino , come si osserva nei lavori da esso eseguiti in compagnia del Pinturicchio nel Duomo di Siesa. Quella data viene poi maravigliosamente comprovata dalla forma dei caratteri, che copiosi veggonsi, sebbene assai poco leggibili, sul libro che stà aperto su di un tavolino innanzi alla Madonna; essi indicano nel modo più incontrastabile ad un occhio esercitato nell' arte diplomatica la fine del secolo xv , o il principio del zvi.
      Dell' altro canto dalla camera radasi 1' Angiolo atesso , che esprime il salato con cai 1' Eterno usarne 1' amane carne j oolla deatra «gli ecoompagia eoi gesto lo sae parola, a colla ainistra reca naa verga o ano scettro d' argento , che lo qualifica messaggiero. La ali , alquanto spiegate, indicano l'ia-•etantaneo di lui arrivo , a ae ammirare ai dee la leggereste di qaelle piarne, desta altresì stupore l'industria del valente artefice che collocò l'Aagelo ia modo onde uascondere 1' appiccatura delle ali , ed evitare seppe in tal andò una somma difficoltà nascente dal digradamento delle earni in piume. Srasieai oltremodo e dilieati sono pura i contorni della testa dell' Angelo , e si distia» gaoao in esso dolci passaggi di ombre e di lami, e la vivesse e la verità della carni. Vestito è anch' esso di tanica di colora atterro, o torchino essai chiaro , e il piada ignudo, aporgente dalle medesima, prova le sommi petisie del pittore nel condurre con tutte finiteata le estremità. Bellissimi soeo pere gli ornementi in ricamo , dei quali sono fregiata la sopravveste e la maniche, a in questi si scorga distintameata il rilievo dell'oro e dall' argento, e il tacciare delle perle e delle gemme.
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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