Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
» 699 «
^ V«
1 otti li Biografi, e tutti gli Storici od altri che parlarono di \ \Raffaello e della sua arte, esaltarono sempre in modo singolare la diligenza , V applicazione e la instancabilità di questo Genio sublime, nello schizzare e disegnare sopra la caria i suoi pensieri. Gio. Battista Arme nini, che visse poco dopo di lui, a che ci instruì com* egli adoperasse per inventare e fare gli studj delle sue composizioni, così si esprime a pag. j5 del suo Trattato sulla Pittura, impresso in Ravenna Vanno « Dicesi
poi che Raffaello teneva uno stile assai facile, perciocché dispiegava molti disegni di sua mano di quelli che gli pareva che fossero più prossiutani a quella materia, della quale egli già gran parte n' avea concetta nell' idea, e or nelT uno, or nell' altro guardando, e tuttavia velocemente designando, cosi veniva a formar tutta la sua invenzione, il che pareva che nascesse per essere la mente per tal maniera aiutata e fatta ricca per la moltitudine di quelli ». Vasari afferma in più luoghi delle sue Yite dei Pittori, che sì granfie era la compiacenza di Raffaello, eh' egli operava disegni di sua mano per chiunque gliene domandava ; e che quant1 era indefesso nello eseguirne continuamente per suo studio particolare ; altrettanto era largo de' medesimi a tutti li suoi Scolari, od a chi anche per solo desio delle cose sue il richie-dea. Michelangelo stesso, siccome afferma Ascanio Condivi nella Vita di lui, era maravigliato dello studio infaticabile , ch'egli, il Sanzio, metteva nel disegnare in mille guise le sue
| |
Biografi Storici Genio Arme Trattato Pittura Ravenna Vanno Raffaello Yite Pittori Raffaello Scolari Ascanio Condivi Vita Sanzio Gio Battista Vasari Michelangelo
|