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E' Francesco Della Corte, il "partigiano Lanfranchi", notoriamente comunista, (33) a fondare e dirigere nel 1944 il periodico clandestino "La Voce degli Intellettuali", insieme ad altri intellettuali antifascisti: il commediografo Carlo Cormagi, il regista teatrale Giannino Galloni e i giornalisti Umberto Silva (34) (che dopo la guerra sarà redattore capo de “L’Unità” genovese) e Tullio Cicciarelli, prestigiosa firma de “Il Lavoro”.Il periodico nasce per rivolgersi al mondo della cultura, con l'obiettivo di guadagnare consensi alla causa antifascista nel mondo della scuola e delle libere professioni: la propaganda comunista infatti, nel periodo bellico e resistenziale (ma anche successivamente) si rivolge "separatamente e direttamente, anche a costo di un grande sforzo organizzativo, alle diverse fasce generazionali e appartenenze di genere". (35) Umberto Silva ricorda infatti che il CLN scuola li aveva incaricati di realizzare la rivista, unitamente ad altri fogli clandestini, con la raccomandazione "soprattutto dei rappresentanti del partito comunista (...) che la pubblicazione doveva esser fatta per varie categorie professionali". (36) Il periodico pubblica sei numeri clandestini, dedicando largo spazio ai problemi di categoria e già dando voce ad una critica alla stampa quotidiana e ai giornalisti, "cassa di risonanza della Rsi".
(33)
De Nicola segnala: “(...) il 3 maggio 1945 [il] "Corriere ligure", riferiva sulla ripresa culturale di Genova,
dando notizia della costituzione di una nuova casa editrice diretta dal Prof. Francesco Della Corte, notoriamente
comunista.” ( F. De Nicola, La letteratura nei giornali genovesi del dopoguerra, cit., p.22, 36).F. Della
Corte (1913 -1991): latinista, scrittore, saggista, docente per alcuni anni al liceo D'Oria e Professore di letteratura
latina alla Facoltà di lettere dell'Università di Genova, era responsabile genovese del Fronte degli intellettuali e
rappresentante degli insegnanti. Durante la guerra a lui, “Il partigiano Lanfranchi”. risaliva il merito della
pubblicazione del settimanale clandestino "La voce degli intellettuali", nonchè dell'altro periodico comunista
clandestino "Il Partigiano". (Cfr. intervista a F. Della Corte, Dalla Resistenza al teatro epico, in I
protagonisti a Genova, cit., pp. 68-74. Cfr. anche G. Milanese, Francesco Della Corte (1913-1991): un
intellettuale “divenuto genovese”, in "La Casana", 2004, n.2, pp.47-49).
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