Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     Infine è interessante evidenziare alcune nette divergenze tra le nostre argomentazioni e la teoria neoclassica.
     Quest’ultima, nell’individuare i fattori della produzione, si riferisce molto genericamente alla terra, lavoro e capitale come elementi omogenei, ossia dotati di stesse caratteristiche per tutte le imprese. Abbiamo visto come in realtà i fattori della produzione (risorse e capacità) sono entità altamente specifiche alle singole individualità aziendali; tale specificità è resa soprattutto dalla loro prevalente intangibilità che li rende difficilmente imitabili, non negoziabili e quindi non trasferibili da impresa a impresa.
     Inoltre se, come abbiamo detto, il vantaggio competitivo deriva dal miglior uso che l’azienda fa delle proprie risorse anche le imprese hanno carattere di specificità. Le imprese operanti in un medesimo settore non rispondono così all’ “egualitarismo” neoclassico bensì presentano un elevato grado di eterogeneità sia in relazione alle dimensioni sia al livello di performance.
     Le imprese sono soggetti economici caratterizzati da peculiarità differenti rappresentate da risorse e capacità che ciascuna, nel corso della propria storia, accumula e combina in modo unico. (56)

3. Tecnologia e vantaggio competitivo.

     Possiamo intendere la tecnologia come un complesso di conoscenze che consentono di migliorare l’efficienza e/o l’efficacia delle attività dell’impresa. Ciò può realizzarsi attraverso tecnologie semplici, come quelle che si applicano agli aspetti organizzativi e gestionali, o tecnologie complesse che si concretizzano in beni materiali come un nuovo prodotto o apparecchiature e impianti per il processo produttivo. Conoscenze altamente complesse possono comunque anche tradursi nella realizzazione di beni immateriali come nel caso dei softwares.

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(56) ) Cfr. V. Freddi, op. cit.