Commemorazione di Cristoforo Colombo
(I2-X-I926)
,, II preside, i professori e gli alunni delle varie classi si rac-
r colgono nell'Aula Magna, per celebrare l'Annuale della Scoperta
..;';-•-': dell'America. Parla il prof. Giulio Aromoio, che, prima di tutto, -•i porge al nuovo preside un doveroso saluto, da parte della scuola
• e della scolaresca. Indi inizia il discorso col ripigliare il motivo
• ideale a cui ha sempre ispirato la sua opera educativa: la nostra ininterrotta tradizione di gloria, che, in tutti i campi, ha fatto e fa del genio italico l'antesignano della civiltà. Ricorda le molte ricorrenze di ieri, di oggi e di domani e si sofferma su quella francescana e su l'altra di Cristoforo Colombo, per rilevare come la missione dei nostri Grandi va oltre i confini della Patria a portare la parola di amore e di progresso agli umili e ai potenti. Dato un rapido sguardo all'età del Rinascimento, l'oratore mette in rilievo il contributo dell'Italia al rinnovamento
i del pensiero e della vita e, descritti i caratteri dell'epoca delle
§ grandi scoperte, tratteggia la figura di Colombo nella sua san-
j, tità di uomo e di apostolo, facendo rivivere le ansie, le lotte, le
m sofferenze dei quattro viaggi e la fede incrollabile che da al
J, grande Genovese l'aureola del dolore e dell'eroismo. Spiegate
H le conseguenze politiche ed economiche della scoperta del nuovo
,f mondo, parla della morte del Nostro, che crede ancora di poter
disporre delle terre conquistate alla storia, ma che, in sostanza, lascia ai suoi e a tutti gl'Italiani un solo, grandioso retaggio: la fiaccola imperitura della gloria, la quale tramandata di secolo in secolo, è giunta di recente nelle mani del trasvolatore del Polo, Umberto Nobile. La fiaccola, egli conclude, oggi passa alla