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sono ancora piuttosto arretrati da noi, mentre, razionalmente condotti, potrebbero contribuire notevolmente al benessere delle popolazioni marinare, e affrancare l'Italia da un gravoso articolo di importazione, si augura che anche per l'industria della pesca abbia a ingaggiarsi una vera e propria battaglia come quella che la genialitą e la tenacia del nostro Duce hanno voluto che si intraprendesse per il grano, battaglia che č nel suo pieno sviluppo, e che ha gią conseguito notevoli risultati.
La Carta del Lavoro
(18 maggio 1927)
II prof. Di Carlo, titolare di materie giuridiche, ha tenuto agli alunni, presente il corpo insegnante, una conferenza sulla « Carta del Lavoro ».
Egli ha detto che l'importante documento riassume il programma del partito e del regime e sintetizza il movimento rivoluzionario fascista della produzione. Ha rilevato la sua importanza nella storia della civiltą e delle ripercussioni che produrrą ali' estero.
Dopo un confronto fatto tra la rivoluzione fascisfa e la rivoluzione francese, ha notato i caratteri che le differenziano facendo risaltare 1' antitesi fra i diritti dell' individuo, proclamati dalla rivoluzione francese, e i diritti della Nazione, proclamati dalla rivoluzione fascista, e constatando come l'Italia riprende oggi il suo primato, per qualche secolo interrotto, nel campo del diritto pubblico e privato e «nel campo della politica e delle scienze economiche.