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co addetto ai gabinetti, al riscaldamento, al telefono, oltre che alle spese ordinarie di ufficio.
Non essendo possibile, come risultava dai bilanci annuali, far fronte a tante spese con tale modesto contributo, il Comune dietro vive insistenze della Giunta di Vigilanza e del Preside del tempo, a partire dal 1. Gennaio 1922 fissava il suo contributo finanziario in L. 11.500.
II concorso della Provincia alle spese dell'Istituto, limitato fino all'anno 1882, alla metà della spesa degli stipendi del personale dirigente ed insegnante, fu aumentato nell'anno 1883 di L. 2000 per il materiale scientifico, nell'anno 1880 di L. 200 per l'insegnamento della stenografia, nell'anno 1904 di L. 300 come concorso della Provincia alle spese del personale di Segreteria, delle quali il Comune si assunse l'obbligo coi patti del Decreto di fondazione dell'Istituto. Con deliberazione in data 28 ottobre 1919, la Giunta di Vigilanza fece voti all'Amministrazione provinciale, affinchè fosse aumentata la somma dell'annua contribuzione e il Consiglio provinciale con deliberaz. 11 marzo 1920 portò a L. 5000 la somma in discorso.
La Camera di Commercio, la quale dall' anno 1885 contribuì alle spese per l'Istituto con L. 200 annue, nell'anno 1904 aumentò il suo concorso a L. 300. La Giunta di Vigilanza con deliberazione su ricordata chiese che il detto fondo fosse raddoppiato, ma la domanda non fu accettata. Solo il contributo annuo fu portato a L. 350. Ed 5 Consigli Comunale e Provinciale, fin dall'anno 1884, avevano all'uopo deliberato di concorrere ciascuno con un sussidio annuo dì L. 500 e per un quinquennio, alle spese di impianto e di esercizio di un podere modello, per il quale