I presenti diagrammi mostrano l'andamento nelle inscrizioni e nelle licenze dal 1872 73 al 1922-23.
La linea, che limitando gli spazi bianchi, sale dall'angolo inferiore di sinistra all'angolo superiore di destra, indica gli aumenti quinquennali della popolazione scolastica.
La linea che limita gli spazi neri indica il numero proporzionale dei licenziati nei successivi quinquenni.
La linea nera marcata riguarda la popolazione femminile: ed indica che le inscrizioni, cominciate nel 1907-908, aumentarono' costantemente, toccando il massimo nel 1922-23.
Come è facile rilevare dal diagramma, nel primo quinquennio, le inscrizioni sono scarse e scarso il numero dei licenziati.
Aumentano poi lentamente le une e gli altri, ma le prime in proporzioni maggiori.
Rapidissimo e molto notevole appare, invece, l'aumento, nel decennio 1912-1922, indice delle migliorate condizioni economiche della popolazione e di un più vivo desiderio di elevazione, per la via degli studi, da parte delle classi più modeste. Ad esso corrisponde un altrettanto rapido aumento dei licenziati, conseguenza, purtroppo, delle eccessive larghezze e facilitazioni accordate in quel periodo di tempo.
Ora, la popolazione scolastica, se apparentemente risulta aumentata, in séguito all'applicazione della riforma Gentile, tende sostanzialmente a contrarsi.
II che, in fondo, è un bene. Poiché - come nessun uomo di scuola ignora - solo con la selezione si possono ottenere scolaresche, le quali traggano veramente profitto dagli studi: solo quando dalla scuola vengano allontanati gli inetti, gli svogliati, i diseredati dell'intelligenza, essa può dare buoni frutti e preparare al Paese una classe dirigente degna di questo nome.