Giovanni Adamoli

Discorsi della Presidenza

Dal numero unico "Per una Europa unita" in occasione della XVI Giornata Europea della Scuola...

...per “una presentazione del pensiero dei giovani, in particolare degli alunni dell’Istituto Tecnico “Vincenzo Comi” di Teramo, di fronte al problema tanto importante della Unificazione Europea, della formazione degli Stati Uniti d’Europa.
“I giovani hanno il merito di esporre I loro punti di vista con entusiasmo, di sostenerli con fervore, alcune volte innocente, ma che pure indica la vastità di orizzonti che possono essere raggiunti e che, pertanto, debbono ispirare le nostre azioni.
Le loro tesi, anche quando sembrano la ripetizione di luoghi comuni, debbono essere attentamente esaminate, interpretata nei motivi della loro suggestione e ricondotte, con approfondite discussioni, nei giusti limiti, inquadrandole nella tradizione storica e nel contenuto tecnico e scientifico delle varie argomentazioni. Non si dimentichi però che un problema così vasto, quale la Unificazione Europea, poggia su una tale varietà e molteplicità di aspetti, che può essere affrontato e maturato solo nella tradizione e nello spirito della civiltà occidentale.
La cultura, la formazione umana, l’ordine morale, il rispetto e la compenetrazione dei più alti valori ideali e spirituali sono la necessaria premessa, le condizioni indispensabili per la posizione del problema della Unificazione Europea e senza di esse, al di fuori di esse o peggio ancora nella loro negazione noi non solo non arriveremo alla formazione degli Stati Uniti d’Europa, ma creeremmo il vuoto, riportando l’Europa nei periodi più oscuri della sua storia.
La Scuola pertanto, attraverso una edificazione organizzativa che affonda le sue radici nella civiltà dei popoli, nella loro evoluzione e nel loro progresso è l’unica capace di educare I giovani, di influire nella formazione della loro personalità e di avviarli nella percezione e nel dibattito dei vari problemi.
Non la superficialità ma la meditazione profonda, non la faciloneria e la violenza ma il sacrificio ed il metodo democratico indichino ai loro sogni ed alle loro aspirazioni il giusto cammino: solo in questo modo i giovani, nella purezza dello spirito, nella forza delle loro energie, possono inserirsi nella formazione della civiltà determinando il moto della Storia.
Giovani, guardate all’Europa ma non dimenticate che essa presuppone il rispetto di quanto la Storia ha costruito attraverso i secoli.”


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