I fondamenti socioculturali della rinascita teramana Giovanni Adamoli 1972, pagine 411
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in eccedenza, come il grano e l'olio, giacevano nei magazzini " come un valore morto "( Cons.Prov ;*le 7 maggio I830)t Al traffico rimaneva aperto solo lo Stato Pontificio, ma questo nel 1836 proibì l'importazione dell'olio e suc= cessivamente anche quello del vino, che da allora venne av= viato verso la città dell 'Aquila, per cui scriveva il Palma: " Non ci resta dunque che bere allegramente il nostro vino, che se non è squisito , è però salubre ed esente da ogni ar= tificio o adulte razio ne"
Se depressa e ra la vita economica e disordinata la attività amministrativa, notevolmente arretrata era la Pubblica Istruzione '.< Questa, i nf atti, versava in uno " stato di quasi nuli ita»( Cons.Prov.le 20 maggio 1826) tanto che qualche Co= mune, come quello della montagna di Roseto, eliminò nel 1814 dal bilancio il saldo per il maestro, non ritenendolo necessario. ì-
Vi era mancanza di alunni, essendosi tutti impiegati alla pastorizia sin dalla tenera età.-
Le scuole primarie eccetto quella di Nereto nel 1° Distretto e le altre nel secondo sono nominali e non reali
( Const' Provile 20 maggio 1826)1
La città di Atri , ad esempio, che pur contava 8000 abitanti ed economicamente si trovava in una situazione privi=