I fondamenti socioculturali della rinascita teramana Giovanni Adamoli 1972, pagine 411
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massime a Ro s e t o ( 12,3% ) a Giuli anova(l 0,3%);^
Un confronto tra gli addetti ali 'industria egli attivi industriali conferma tale g iudizio^ Infatti la differenza tra i due dati risulta di solo 2.179 unitàf In tale cifra sono compresi, oltre alle forze di lavoro che sono temporaneamente impedite di esercitare il loro mestiere(l), i disoccupati, gli occupati senza lavoro fisso e i pendolariLa percentuale degli addetti alla industria sugli attivi industriali può essere considerata come un indice della stabi 1 ita del lavoro e dell'occupa-zione.*- Tale indice risulta per l'intera provincia pari al 54,4% ( vedi tab'i^6)
e assume nella prima zona omogenea il valore più alto della provincia, cioè 7 4,2% ( vedi tabella 2).' Per l'Italia tali indici risultano al 1961 pari al 72,3% , per il mezzogiorno pari al 46,3% per la regione abruzzese infine pari al 47,2%'"Jt- La differenza tra attivi industriali e posti di lavoro ( addetti industriali) si tiene dunque entro i limiti che si possono considerare come soddisfacenti, specialmente se si tiene conto dei movimenti pendolari dalla zona I in direzione dei poli di sviluppo limitrofi, quali Pescara, Ascoli Piceno e S'"^Benedetto del Tronto*'
(l)Secondo il Censimentoti militari,i ricoverati ed i detenuti e condannati a pene inferiori ai 5 anni^