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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
sche, ma gli onesti popolani scattano, esclamando :
— Ohibò! So bene che ci canzona. Non permetteremo mai. A noi l'onore di trattare. —
Dopo molte insistenze e molti complimenti, i quattro amici cedono, accompagnando i ringraziamenti con forti strette di mano, arrivederci, e clamorosi « ciao » ; ben contenti di essersela cavata da un involontario impiccio.
Aggiungo che Ignazio Prinetti, fratello di Carlo e illustre statista, e Manfredo Camperio furono arrestati poco tempo dopo, e trasportati nell'interno dell'Impero, con grande costernazione delle famiglie e dei numerosi amici. Il commissario di polizia che li accompagnò, ebbe a narrare come il Prinetti non avesse aperto bocca, durante l'intero viaggio, mentre che il
Camperio non ristette invece dal parlare.
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Prima delle Cinque Giornate fui mandato prudentemente in campagna, ma cacciati gli austriaci, subito ripresi gli studi elementari in città. Mi fu dato quindi vedere i tripudi di gioia per la conquistata libertà: Te Deum, inni a