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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   posava nel favellare « in percè », come si diceva. Nel numero il conte Sannazzaro, professore d'Università, il quale nella consueta cavalcata, aveva invocato l'aiuto di un contadino, apostrofandolo in questi termini:
   — Appropinquati villano, estollemi li ostentagli che pel molto equitar si fer prolissi. —
   Ad imitazione dei lords, nelle taverne di Londra, gli eleganti amavano sedersi e bere un bicchiere al Rebecchino o agli Angeli, centri ove regnava la più schietta allegria. Le arguzie, le trovate umoristiche di don Massimiliano Maj-noni, di don Giovanni Vitali erano tanto più gustate, anche nei salotti, quanto più scolac-ciate.
   Gli invitati nelle campagne, durante le vacanze estive e autunnali, si trattenevano a lungo, patriarcalmente, e passatempi di ogni genere venivano organizzati coi villeggianti vicini. In complesso però, il tenore della vita in villa, non differiva granché da quella che si trascorre oggi, se si eccettua solo la maggior facilità dei trasporti odierni, che allarga la cerchia dei convegni.