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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO II
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Dopo le tristi giornate di Novara, il giogo austriaco si fece più duro, e dal canto nostro più tenace la resistenza.
Nella vecchia casa di Besozzo, furono acquartierate due compagnie di cacciatori tirolesi, quale punizione al patriottismo di mio Padre. Gli ufficiali fecero chiedere a mia Madre la facoltà di scendere in giardino, ed essa rispose non poter negare tale permesso a chi poteva pigliarselo, ma che però essa non vi avrebbe più messo piede. Cortesemente gli ufficiali non insistettero.
Ad una squadra inoltre, di contadinelli da me radunata e istruita, munita di fucili di legno e incappucciata con dei kepi scarlatti, le sentinelle presentavano le armi, quando varcava la soglia della mia casa per compiere fanciullesche evoluzioni.
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Ogni anno, dopo la sessione di esami, la mia famiglia aveva in uso di fare un viaggio o, per lo meno, un'escursione. Nel '51 i genitori portarono me e mio fratello a visitare l'esposizione di Londra.