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Episodi vissuti
Raccolti da G.A. Esengrini
Giulio Adamoli
Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329


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   CAPITOLO II
   13
   Alpi, come nella 7a compagnia dei Mille, i nomi dei Pavesi si trovano sempre frammisti a quelli degli studenti di ogni angolo di Lombardia.
   Tutta l'agitazione gravitava intorno a un centro, la famiglia Cairoli, riservata a così alti destini. Benedetto, il maggiore dei fratelli, e per il suo passato, e per le nobili doti del cuore e della mente, esercitava su tutti noi una influenza incontestata. I fratelli minori, simpaticissimi, si distinguevano già per una temerità eccezionale. La Madre, donna Adelaide, accoglieva e incoraggiava, conquistando tutti con la gentilezza singolarissima dei modi. L'intera famiglia, strettamente unita dal più vivo affetto, aveva, sino da quel tempo, dedicato alla Patria e vite e sostanze, e non indietreggiava dinanzi ad alcun sacrificio, che potesse tendere allo scopo.
   Da allora data quell'amicizia dei miei e mia per i Cairoli, la quale, lungo le vicende del Bi-sorgimento, si fece più intima e più schietta. Benedetto chiuse pietosamente la tomba di mio Padre, me lontano sulle spiaggie africane; Benedetto mi considerò come fratello, ed io lo ricambiai d'ineffabile devozione, che alla sua memoria conservo inalterata.
   Insieme con quelle anime nobilissime, c'in-