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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO II
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Non conto fra queste i fischi ai poliziotti, gli sgorbi sui muri con iscrizioni contro l'Austria, le canzoni bellicose (per le quali una sera venni arrestato anch'io); ma intendo per solenne la dimostrazione del marzo 1858, quando l'Università intera assistette alla messa celebrata nella chiesa del Gesù in suffragio dell'anima di Felice Orsini, giustiziato a Parigi. Gli organizzatori di questa cerimonia, un Travelli di Busto e un Morini di Venezia, non vennero mai scoperti dalla polizia, che dovette accontentarsi di tormentare il povero vecchio prete, che aveva ufficiato senza sapere di' che si trattasse.
Quando si riaprì l'Università dopo le vacanze, nel novembre del 1858, il fermento assunse proporzioni più gravi. Gli studenti frequentavano oramai più i conciliaboli che le aule universitarie, e i professori, che fiutavano la guerra nell'aria, invano tentavano di mostrarsi severi.
Le animosità fra gli studenti e la popolazione da un lato e la guarnigione austriaca con la polizia dall'altro, s'invelenivano ogni giorno più, e il pericolo di una conflagrazione sanguinosa diventava imminente.
Un sinistro fatto venne a dare alla situa-