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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
Ci eravamo dati convegno a Genova per combattere sotto agli ordini di Garibaldi, ma dopo tre settimane mortali vissute nella indecisione per la nostra organizzazione, mercè i consigli di Francesco Simonetta, mio cugino e patriota, abbandonate le disquisizioni politiche, ci trasferimmo senz'altro a Torino.
Lieti e soddisfatti ci presentammo all'ufficio leva della capitaneria piemontese, dimentichi di ogni fisima politica, e, passata celiando la visita, il 7 marzo tutta la piccola comitiva di Genova si arruolò nell'esercito regolare, sottoscrivendo, senza neppure leggerlo, il foglio d'ingaggio per un anno. I miei compagni vennero destinati al corpo dei bersaglieri, io invece, a cagione dell'alta statura, venni assegnato al 1° Reggimento Granatieri. Un vecchio reggimento se altro mai! Ancora non rammento senza profonda emozione l'istante in cui varcai la soglia della caserma, e sentii di appartenere anch'io a quella brigata « Granatieri di Sardegna », vecchia di duecento anni, superba di tante gloriose gesta; una brigata che ricorda con orgoglio l'As-sietta, Santa Lucia, Goito, Novara, la Cernaia e Custoza.