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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO II
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tripudio, il reggimento si pose in marcia, e si fermò lontano dalle porte a bivaccare su la strada maestra, sotto un diluvio di pioggia che spense i bollori, e della esaltazione di Milano non ci lasciò che un ricordo fantastico, come di sogno.
E si riprese la solita vita di marce e di attendamenti, attraverso le campagne lombarde, su strade polverose, fra gli interminabili filari di pioppi, confortati però sempre dalle acclamazioni generali. Nei più umili villaggi ci si preparavano, per dissetarci, recipienti con acqua, o, se le condizioni della famiglia lo pervi. mettevano, con vino; e le giovani contadine ci offrivano i frutti della stagione e le uova fresche.
A Treviglio e a Brescia ci trovammo a contatto, qualche volta, con gli alleati; ma talmente alla sfuggita, che l'impressione da noi avuta dei soldati francesi non potè essere mai profonda e sicura.
Da Brescia proseguimmo per Lonato, nei cui dintorni accampammo. La mattina del 24 giugno i tamburi batterono la diana alle due e mezzo, e subito venne distribuito il rancio. Appena levate le tende ci ponemmo in via. Il mio battaglione, che insieme con ima sezione di